Scrivere di Gianfranco Chiti non è così facile ed io forse sono la persona meno indicata; l’evidenza, le necessità della vita di quest’uomo lo impongono. La mia conoscenza del Beato è quasi nulla anzi ( togliamo il quasi), non essendoci mai incontrati poichè non ci sono mai state occasioni tali, sono una persona molto complicata nel comprendere e concepire religioni, credenze, dei e semidei… ma, in questi pochi anni nel nostro Direttivo mi hanno dato l’opportunità per iniziare a conoscerlo o quanto meno; scoprire alcuni lati della Persona.
Numerose sono state le testimonianze giuntemi sull’umiltà, genuinità, serenità, responsabilità del Comandante Chiti.
Gli Allievi A.S., che hanno avuto l’occasione e la fortuna di averlo avuto quale Comandante, giornalmente mostrano e raccontano le loro testimonianze sui comportamenti e fatti accaduti ed io non ho nessuna difficoltà ad accettare a piene mani il loro pensiero di ringraziamento nei confronti di Gianfranco Chiti.
Una raccolta di testimonianze che va da una buona parola, una frase, un atto, un esempio, una firma o una lettera vergata a mano destinata ai genitori di quell’allievo. Compiti che esulavano dai normali incarichi di Comandante ma che, Lui comunque faceva con spontaneità.

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Una persona che bisogna ammettere, ha lasciato molti segni nell’animo di quanti lo hanno conosciuto; chi per un verso, chi per l’atro.
Come ho già detto, ho un modo tutto mio di concepire la Religione, ed a Gianfranco Chiti riconosco di essere stata una persona fuori del comune, pronto a riversare il suo carico di umanità, di bontà, di fede, nei confronti del suo prossimo. La prova della sua dedizione alla fede penso la si possa ravvedere quanto: lascia la divisa di Ufficiale Superiore dell’Esercito ed indossa un saio francescano, continuando la Sua missione nel mondo da Soldato di Dio.
Ovunque tu sia “Beato Gianfranco Chiti”, grazie per averci dato gli esempi di bontà, di fede irripetibili.
Il mondo di oggi ha un enorme bisogno dei tuoi dettati, auguro tu possa essere sempre ricordato e non solo dai miei ragazzi.